
Premio Strega 2013
La grossa sfida è avvenuta però per il secondo posto tra Perissinotto con Le Colpe dei Padri (Piemme) che per solo un voto in più ha vinto “l’argento” su Paolo di Paolo ed il suo Mandami tanta Vita (Feltrinelli) che ne ha ricevuti 77, li seguono le due donne del concorso, Romana Petri con Figli dello stesso Padre (Longanesi) con 63 voti ed ultima con 23 Simona Sparaco e Nessuno sa di Noi (Giunti) .
Walter Siti, poco prima dell’apertura dello spoglio aveva sottolineato: “Mi sono dato perdente già da ieri. È una bella tattica per restare tranquillo. Un esercizio zen. Tutto quello che viene è in più. Ho pregato fin dall’inizio il mio editore di non informarmi e di tenermi fuori dai meccanismi del premio perché mi rendeva ansioso”.
In una intervista lo scrittore disse “Non si può programmare un libro, almeno io non ci sono mai riuscito, penso che se si programma poi viene fuori troppo freddo, io con questo per esempio volevo scrivere un libro “buono” invece mi è unscito un libro “cattivo” !! “
Resistere non serve a niente è un romanzo crudele, il settimo di Walter Siti storia incentrata su Tommaso: ex ragazzo obeso, matematico mancato e giocoliere della finanza; tutt’altro che privo di buoni sentimenti, forte di un edipo irrisolto e di inconfessabili frequentazioni. Intorno a lui si muove un mondo dove il denaro comanda e deforma; dove il possesso è l’unico criterio di valore, il corpo è moneta e la violenza un vantaggio commerciale. Conosciamo un’olgettina intelligente e una scrittrice impegnata, un sereno delinquente di borgata e un mafioso internazionale che interpreta la propria leadership come una missione. Un mondo dove soldi sporchi e puliti si confondono in un groviglio inestricabile, mentre la stessa distinzione tra bene e male appare incerta e velleitaria. Proseguendo nell’indagine narrativa sulle mutazioni profonde della contemporaneità, sulle vischiosità ossessive e invisibili dietro le emergenze chiassose della cronaca, Siti prefigura un aldilà della democrazia: un inferno contro natura che chiede di essere guardato e sofferto con lucidità prima di essere (forse e radicalmente) negato.
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