La ricerca del successo più che della felicità, verrebbe da dire parafrasando il primo film americano di Gabriele Muccino che, dal lontano 2006, ha girato un altro film insieme con Will Smith (“Sette anime”, stroncato dalla critica ma con ottimi risultati al botteghino), è tornato in Italia per riprendere le redini di una storia di successo (“Baciami ancora”) e, archiviata l’idea di girare un film di fantascienza con Keanu Reeves, ha optato per “Playing for keeps”, una commedia romantica con un cast di star.
Il film, che uscirà in Italia il prossimo 10 Gennaio col titolo “Quello che so sull’amore” ma è già stato presentato a Novembre a Los Angeles, ha subíto numerose stroncature da parte della critica statunitense, che si è accanita giudicandolo un film inutile, brutto, prevedibile e noioso.
La trama in breve: Gerard Butler interpreta George, un ex calciatore professionista che, dal suo ritiro, avvenuto nel 2005, ha visto la propria vita peggiorare progressivamente. Lo conosciamo nel momento in cui ha deciso di trasferirsi in una casa in Virginia per recuperare un rapporto col figlioletto di otto anni, sotto lo sguardo attento dell’ex moglie Stacie (Jessica Biel). L’uomo inizia ad allenare la squadra di calcio del figlio, ma i suoi tentativi di diventare adulto si scontreranno sia col fascino di alcune mamme che accompagnano i figli al suo allenamento, che con l’amore che ancora sente per Stacie.
Nel cast anche Uma Thurman, Dennis Quaid e Catherine Zeta-Jones. Grandi star tutte male utilizzate per i ruoli caricaturali che sono costretti a ricoprire, come è stato scritto da uno dei critici. L’Huffington Post lo ha definito “il film peggiore dell’anno”. Hindustantimes ha scritto che questo film “è la prova che neppure attori belli e talentuosi possono salvare uno script pesante”.
Sarà vero? Non resta che aspettare.
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