
Nella carriera di Harrison Ford un personaggio come questo non l’avevamo ancora visto, almeno a sentire l’attore, che sta promuovendo in questi giorni 42, biopic diretto da Brian Helgeland che racconta la vera storia di Jackie Robinson, primo giocatore di baseball di colore a lottare apertamente contro il pregiudizio razziale e gli insulti nell’America della fine degli anni ’40.
Ford, che per la prima volta interpreta un personaggio realmente esistito, nel film è Branch Rickey, manager dei Dodgers che, a 65 anni, contribuì al successo di Robinson vedendo in lui ciò che gli altri non riuscivano a vedere.
Nella parte del protagonista il giovane Chadwick Boseman, alla sua prima parte cinematografica davvero rilevante.
“Non ho mai fatto un uomo così grasso, con la fronte alta e il sigaro sempre in bocca” ha dichiarato Ford con sarcasmo, lamentando una carenza di sceneggiature interessanti che prevedano personaggi adatti a lui.
Per calarsi nella parte l’attore americano ha anche subíto una notevole trasformazione: a cominciare dal fisico, vista la necessità di indossare costumi che lo rendessero più grasso, fino ad un accento diverso. E non dimentichiamoci che il personaggio è di cinque anni più giovane rispetto a lui, che compirà 71 anni il prossimo 13 Luglio.
“Credo che la ragione per cui sono stato in grado di comprendere il personaggio e sentire un’affinità con lui è dovuta al fatto che la sua personalità non è qualcosa di troppo lontano da me” prosegue Ford, che ammette di non amare i film sul baseball. “Mi piacciono piuttosto le storie su persone coraggiose e giuste, e questa è decisamente una di quelle”.
42 arriverà nelle sale americane ad Aprile. Come andrà in Italia quando uscirà? Consideriamo che nel nostro Paese i film sul baseball non sembrano funzionare granché: pensiamo ad esempio a L’arte di vincere (2011), che comunque aveva un nome come Brad Pitt a fare da traino, oppure a Di nuovo in gioco (2012), interpretato da Clint Eastwood, Amy Adams e Justin Timberlake; i due film, che condividono lo stesso argomento, seppur affrontato da punti di vista molto diversi (L’arte di vincere è molto più di un film sullo sport), non hanno portato grandi incassi al box office italiano. Staremo a vedere se questa nuova pellicola funzionerà meglio.
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