
Voglia di emozioni forti?
Presto arriverà nelle nostre sale “Stoker”, thriller psicologico dai risvolti horror con protagonisti la Mia Wasikowska di “Alice in Wonderland”, Matthew Goode e il Premio Oscar Nicole Kidman, che continua a prendere parte a progetti sempre più interessanti, dall’anima più indipendente e meno mainstream. Si tratta tra l’altro del primo film in lingua inglese per il regista coreano Park Chan-wook, meglio noto per film come “Old Boy” (2003) e “Lady Vendetta” (2005).
“Stoker”, presentato all’ultimo Festival di Sundance, ha riscosso delle ottime critiche: “un mistery familiare travestito da favola gotica”, come lo ha definito un critico del Guardian, che ha dato al film un voto di 4 stelle su 5, paragonandolo sotto certi aspetti persino ai film di Hitchcock.
Dopo la morte del padre con un incidente stradale, la giovane India (Mia Wasikowska) scopre l’esistenza dello zio Charlie (Matthew Goode), che viene a vivere con lei e con la sua instabile madre (Nicole Kidman). Ben presto la ragazza incomincia a sospettare che dietro l’arrivo di quest’uomo affascinante si nascondano ben altre, più segrete ragioni, ma piuttosto che allontanarsene, incomincia a provare una forte attrazione per lui.
Come in ogni thriller che si rispetti la colonna sonora è tutto. In questo caso è stata composta da uno che di musiche da film se ne intende (Clint Mansell, già autore delle colonne sonore de “Il cigno nero”, “The Fountain” e “Requiem for A Dream”). Ma c’è una chicca: un pezzo per pianoforte, intitolato “Duet” e scritto da Philiph Glass, che ha già realizzato le bellissime musiche di un film estremamente importante nella carriera della Kidman (“The Hours”, che consentì all’attrice di vincere un Oscar nel 2002). “Duet”, eseguito nel film da Mia Wasikowska e Matthew Goode, giocherebbe un ruolo fondamentale in questa storia a base di crudeltà e passione.
Curiosità: non si tratta della prima incursione nel genere horror per Glass, a cui, nel lontano 1998, fu commissionato di musicare per il mercato home video un vero e proprio classico: “Dracula”, il cult del 1931 con Bela Lugosi.
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