
Mentre al cinema ancora viene proiettato Rogue One: A Star Wars Story, spin off della celebre saga di Star Wars, Carrie Fisher, celebre interprete della Principessa Leia, si è spenta all’età di 60 anni dopo aver avuto un infarto a bordo di un aereo per Los Angeles pochi giorni fa. Dopo la recente scomparsa del cantante George Michael, si torna ad Hollywood per una nuova grande perdita artistica e morale, per un’attrice forte e determinata che lascia un segno profondo nella storia del cinema.
“E’ con profonda tristezza che Billie Lourd conferma che sua mamma è deceduta alle 8.55 questa mattina. E’ stata molto amata dal mondo e ci mancherà profondamente” ha dichiarato un portavoce della famiglia, riportando le parole dell’unica figlia di Carrie Fisher, avuta dal compagno dopo il matrimonio difficile con il musicista Paul Simon. Recentemente aveva ripreso il suo storico ruolo della Principessa Leia nel nuovo Star Wars: Il Risveglio della Forza, e ha sempre riconosciuto la fortuna di aver fatto parte di questo fortunato franchising, diventato un fenomeno internazionale che non invecchia mai.
Le condizioni di salute di Carrie Fisher non erano delle migliori, dopo il suo abuso di droghe e alcol nel corso della sua vita, come ha confessato lei stessa nel suo romanzo autobiografico Postcards From the Edge qualche tempo fa. Soffriva anche di un disturbo bipolare e purtroppo è morta oggi 27 Dicembre diventando un’altra vittima di questo brutale 2016 che si è portato via molte celebrità, dal mondo della musica al cinema e televisione.
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