Domani è un altro giorno la colonna sonora del film cantata da Noemi
Domani è un altro giorno è il titolo della canzone cantata da Noemi, colonna sonora dell’omonimo film che vede Marco Giallini e Valerio Mastandrea protagonisti . Ascoltala nel video musicale in alto
Il film diretto da Simone Spada arriverà nei cinema italiani a partire dal 28 febbraio prossimo distribuito da Medusa Film.
Domani è un altro giorno non è altro che la cover della famosissima canzone cantata da Ornella Vanoni esce nel 1971 su testo di Giorgio Calabrese e Jerry Chesnut.
Noemi ha commentato cos’ questa sua nuova performance nel mondo del cinema : “Da sempre il cinema è stata una delle mie più grandi passioni insieme alla musica. Durante l’adolescenza nei miei lunghi pomeriggi in cameretta il tempo passava più in fretta tra VHS e CD, e i brutti pensieri volavano via. Sono felicissima di condividere con voi il video della bellissima canzone “Domani è un altro giorno”, colonna sonora del film omonimo dal 28 feb in tutti i cinema.Sono contentissima di far parte di un progetto che coinvolge due grandi artisti come Marco Giallini e Valerio Mastandrea grazie al bravissimo regista Simone Spada”.
Veronica Scopelliti (questo il vero nome di Noemi) è nata a Roma il 25 gennaio 1982, ed è salita alla ribalta dopo la sua partecipazione a X-Factor del 2008. Ha partecipato nel 2018 al Festival di Sanremo, con il brano Non smettere mai di cercarmi. Tornata nel 2019 su quel palco per duettare con il cantante in gara Irama.
Il film racconta la storia di Giuliano (Marco Giallini) e Tommaso (Valerio Mastandrea) amici da trent’anni , ma purtroppo li aspettano i quattro giorni più difficili della loro amicizia. Tommaso vive da tempo in Canada e insegna robotica. Giuliano è rimasto a Roma e fa l’attore. Entrambi sono romani “dentro”, seppur con caratteri molto diversi: Giuliano estroverso e pirotecnico, Tommaso riservato e taciturno. Giuliano, l’attore vitalista, seduttore e innamorato della vita è condannato da una diagnosi terminale e, dopo un anno di lotta, ha deciso di non combattere più. Ai due amici di una vita rimane un solo compito, il più arduo, quasi impossibile: dirsi addio. E hanno solo il tempo di un lungo weekend, quattro giorni. Quando Tommaso arriva a Roma bastano poche battute per ritrovare la complicità, quella capacità di scherzare su tutto è fondamentale per esorcizzare l’inevitabile.Inizia così per i due amici un “road movie dei ricordi”. C’è qualche conto da chiudere, ma soprattutto un luogo antico e ricco da ritrovare, da ripercorrere, da riconoscere come qualcosa per cui ne è valsa la pena: è lo spazio intatto e inattaccabile della loro amicizia. Con loro “viaggia” un terzo incomodo, Pato, un bovaro bernese dallo sguardo sperduto, che per Giuliano è praticamente un figlio. Il primo dei conti da chiudere, è trovare una sistemazione proprio a Pato. I quattro giorni della loro ritrovata amicizia sono finiti. Tommaso sta per prendere l’aereo e non si vedranno mai più. Ma il vecchio istrione Giuliano non può lasciare che l’amico gli rubi la scena neanche una volta ed è suo l’ultimo coup de théâtre…
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