La pellicola Minamata è l’adattamento cinematografico dell’omonimo libro di Aileen Mioko Smith e William Eugene Smith e narra le vicende di quest’ultimo, fotografo di guerra e documentarista statunitense, interpretato da un intenso Johnny Depp. Guarda il trailer originale
Presentato a febbraio 2020 alla Berlinale , Minamata è un film di denuncia su una storia potentissima, diretto da Andrew Levitas, prende il nome dal paese in Giappone dove nel 1971 la popolazione fu affetta da una malattia che creava danni irreversibili e deformità a causa dell’avvelenamento di mercurio da parte di una potente società che scaricava nelle acque in cui pescavano gli abitanti.
Trama: Una donna tiene sua figlia gravemente deformata tra le braccia in una stanza da bagno giapponese. La guarda con grazia e delicatezza di madre, in una pietà contemporanea in bianco e nero diventata una delle foto simbolo del reportage “Minamata” realizzato per la rivista Life dal grande fotografo americano W.Eugene Smith, per attirare l’attenzione dell’opinione pubblica mondiale sui tragici e devastanti effetti di un grave inquinamento da mercurio che colpì le delle acque di una cittadina costiera in Giappone, Minamata appunto, derivato dal sistematico e massiccio sversamento in mare delle acque reflue di un’industria chimica, la Chisso Corporation, dal 1932 al 1968. L’avvelenamento da mercurio provocò agli abitanti della zona, per primi i pescatori che lavoravano nella baia, una sindrome neurologica grave che provoca devastanti effetti sul coordinamento muscolare, paresi, disordine mentale, numerosi decessi e nascite di bambini con deformità fisiche importanti. Tutto questo nell’iniziale indifferenza sia del governo giapponese che negava la sindrome, che della Chisso, che smentiva l’utilizzo di mercurio nei propri impianti.
L’attore nel film è irriconoscibile: invecchiato, stanco, barba e capelli ricci, un’interpretazione intensa e toccante di un uomo allo sbando che trova senso nella sua vita schierandosi dalla parte dei deboli e pagandone anche le conseguenze. “Mi sembrava un incubo, era per me impossibile credere che qualcosa di così orribile non solo fosse accaduto ma che nessuno avesse fatto nulla” queste le sue parole.
Nel cast ci sono anche Hiroyuki Sanada, Minami, Bill Nighy nei panni dell’editore della rivista Life che gli commissiona il reportage e Jun Kunimura.
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